Sensazioni alimentari e comportamento alimentare

Sommario

• Quali sono le sensazioni alimentari?
• Soddisfazione delle sensazioni alimentari

Quali sono le sensazioni alimentari?

Fame, sazietà e appagamento sono parole che sentiamo continuamente, ma cosa significano davvero e che impatto hanno sull’organismo?

Se vi è mai capitato di mangiare senza avere fame o di trattenervi dal mangiare per qualsiasi motivo, allora siete già andati contro le vostre sensazioni alimentari. Se per alcune persone questo gesto è un episodio isolato, diventa patologico quando si protrae nel tempo e crea sofferenza, portando a un cambiamento del comportamento alimentare e quindi del peso. Lo scopo di questa newsletter è quello di aiutarvi a comprendere meglio i meccanismi e il funzionamento delle sensazioni alimentari.

Alcuni concetti

• Le sensazioni alimentari (fame, sazietà, appagamento, ecc.) sono il risultato di segnali interni (inviati dall’organismo) ed esterni (inviati dall’ambiente) che interagiscono per regolare l’assunzione di cibo, stimolandola o inibendola. [1]

Soddisfazione delle sensazioni alimentari

Le sensazioni alimentari sono condizionate da 3 fattori: la dimensione, la frequenza e la scelta dei pasti, a loro volta influenzati da numerosi fattori biologici, ambientali e individuali [3], [4], [5]

Conclusione

Le sensazioni alimentari sono la manifestazione dei bisogni fisiologici ed edonici del nostro organismo. Riflettono una mancanza di energia o di alcuni nutrienti specifici, ma anche uno stato di equilibrio alimentare. Regolando l’assunzione di cibo, queste sensazioni influiscono notevolmente sulla stabilità del nostro peso. Tuttavia, le nostre sensazioni possono essere turbate in molte situazioni:

• Alcuni sono benigne nel breve termine: influenza, stress, supermercato chiuso, pasto festivo, occasione speciale, ecc. → Niente paura! Il corpo adatta il suo equilibrio energetico in queste situazioni
•  E altre che sono più permanenti: diete restrittive, compulsioni, patologie, sistema edonico alterato, ecc. → l’organismo non è più in grado di compensare