L’ortoressia

Fonte : Nutriactis/Ospedale Universitario di Rouen-Normandia

orthorexie
  • Introduzione
  • Definizione
  • Quando il mangiare sano diventa patologico
  • Lo sviluppo dell’ortoressia
  • Come si manifesta l’ortoressia?
  • Pericoli fisici dell’ortoressia
  • Come viene trattata l’ortoressia?
  • Conclusione

Introduzione

Nell’era della globalizzazione, dell’agricoltura, della pesca e dell’allevamento intensivi, sempre più persone desiderano tornare a un’alimentazione più sana, non elaborata e sostenibile.

  • La ricerca di una dieta perfettamente sana che eviti il cibo spazzatura e tutti gli alimenti industriali e trasformati (pesticidi e additivi, ecc.) può portare alla comparsa di fobie alimentari.
  • I consumatori di oggi sono combattuti tra il desiderio di una dieta equilibrata e la mancanza di fiducia nella qualità sanitaria degli alimenti dei supermercati. L’ossessione per la qualità del cibo che mangiamo è caratteristica di un disturbo noto come ortoressia.

Definizione

L’ortoressia è definita come un’ossessione per il mangiare sano. È caratterizzata da un’eccessiva preoccupazione per la qualità del cibo e i suoi effetti sull’organismo, a scapito delle quantità ingerite, delle sensazioni alimentari (vedi Newsletter n. 9) e persino delle preferenze di gusto.

  • Le persone affette da ortoressia spiegano il loro comportamento come una ricerca di una forma di purezza
  • L’ortoressia porta al consumo esclusivo di alimenti considerati “puri” (grezzi, non lavorati) e all’esclusione di tutti gli alimenti considerati “impuri” (lavorati, industriali, rischiosi). Le persone classificano gli alimenti essenzialmente in base alle proprie convinzioni, basate su argomentazioni soggettive e non scientifiche, ad esempio: eliminare il glutine, mangiare crudo, escludere il latte vaccino, niente additivi, ecc.
  • Questa classificazione porta a evitare completamente molti alimenti e, per alcuni, anche intere famiglie di alimenti.

Quando il mangiare sano diventa patologico

A che punto la ricerca di una dieta equilibrata diventa patologica? La letteratura scientifica afferma che un comportamento può essere considerato patologico quando provoca un disagio o una sofferenza significativi e ha ripercussioni su aree importanti della vita quotidiana (sociale, professionale, hobby, ecc.)

Mangiare in modo equilibrato

  • Assicuratevi di seguire una dieta equilibrata quando possibile
  • Mangiare una dieta equilibrata in linea con le raccomandazioni (vedi Newsletter n° Agosto), ma essere in grado di essere flessibili
  • Limitare il consumo di alcuni alimenti senza escluderli del tutto
  • Concedersi cibi e sfizi piacevoli
  • Permettersi di mangiare alle feste, al ristorante, ecc.
  • Il cibo non è l’unica priorità
  • Un’alimentazione equilibrata non va a scapito di altri aspetti della vita
  • Mangiare rimane un piacere
  • L’autostima è indipendente dalla dieta

Ortoressia

  • Rispetto rigoroso di una dieta auto-imposta
  • Inflessibilità
  • Preferire il digiuno piuttosto che interrompere la dieta
  • Esclusione totale di alcuni alimenti, o addirittura di famiglie di alimenti, considerati “impuri”
  • Le trasgressioni alla dieta sono fonte di senso di colpa, ansia e persino autopunizione (1,3)
  • Il cibo è l’unica priorità
  • Il cibo è il principale motivo di preoccupazione
  • La dieta imposta va a discapito di altre aree della vita
  • Isolamento sociale
  • Perdita totale del piacere di mangiare
  • L’autostima dipende dalla dieta
  • Fonte di sofferenza

Per definizione, l’ortoressia non può essere classificata come un disturbo del comportamento alimentare. Tuttavia, presenta alcune analogie con l’anoressia nervosa, che è un DCA. È stato inoltre dimostrato che esistono delle somiglianze tra l’ortoressia e il disturbo ossessivo-compulsivo (DOC).

Lo sviluppo dell’ortoressia

Esistono diversi fattori che possono contribuire all’insorgenza dell’ortoressia: questi fattori di rischio possono essere interni (emanati dall’individuo) o esterni (emanati dall’ambiente).

Come si manifesta l’ortoressia?

In termini pratici, l’ortoressia può dare origine a molti comportamenti diversi a seconda dell’individuo. Ecco un elenco non esaustivo dei sintomi dell’ortoressia:

Manifestazioni dell’ortoressia:

Pericoli fisici dell’ortoressia

L’ortoressia, in particolare attraverso l’attuazione di numerosi rituali, porta a una significativa riduzione della qualità della vita, ma può anche avere gravi conseguenze per la salute fisica e mentale del paziente:

Come viene trattata l’ortoressia?

Innanzitutto, vi consigliamo di rivolgervi a un professionista della salute che possa aiutarvi e sostenervi nel modificare il vostro comportamento (medico di famiglia, dietologo, ecc.)

Se ritenete di avere esigenze alimentari rigide e che la vostra dieta sia diventata troppo drastica, alcuni esercizi possono aiutarvi a reintrodurre la flessibilità nelle vostre abitudini alimentari.

  • Ascoltatevi: prendetevi il tempo di prestare attenzione a come vi sentite nei confronti del cibo
  • Mangiate in modo consapevole: imparare di nuovo a gustare il cibo usando i 5 sensi durante i pasti
  • Lasciarsi andare: provare a mangiare senza interrogarsi sui benefici o sugli svantaggi del cibo e senza controllare le quantità
  • Accettate le proprie voglie: una piccola indulgenza non sconvolgerà la vostra dieta equilibrata!

All’inizio può essere sconcertante, ma bastano pochi tentativi e un po’ di perseveranza per reintrodurre gli alimenti eliminati! Tenete a mente i motivi per cui avete deciso di cambiare e tornare a un’alimentazione più serena e non scoraggiatevi.

Conclusione

  • L’ortoressia è un disturbo che sta diventando sempre più comune nella società odierna, in parte come risultato delle preoccupazioni e delle influenze della società, che spesso ruotano intorno alla nutrizione e alla salute del corpo.

È fondamentale ricordare che il piacere del cibo è parte integrante di una dieta equilibrata. Come dice l’espressione latina, “mente sana in un corpo sano “, quindi il piacere del cibo e i benefici ad esso associati non dovrebbero essere trascurati quando si tratta di contribuire a un corpo sano.