Legame tra cyberdipendenza, disturbi alimentari e obesità
Fonte : Nutriactis/Ospedale Universitario di Rouen-Normandia

La cyberdipendenza è un disturbo che comprende, tra le altre cose, la dipendenza da vari schermi (smartphone, televisione, tablet, console di gioco), Internet e social network. Con un’esposizione media di oltre 12 ore al giorno nel 2020,L’uso di schermi e social network è in costante aumento in tutto il mondo e può portare a effetti negativi sulla salute.

- Gli schermi, attraverso la diffusione di pubblicità che promuovono prodotti alimentari ricchi e poveri di nutrienti, possono guidare il consumatore verso scelte alimentari edonistiche e favorire così la comparsa di disturbi alimentari compulsivi e obesità. Inoltre, l’uso eccessivo dello schermo è generalmente associato a un alto livello di comportamento sedentario e spuntini, che possono contribuire all’aumento di peso e alle cattive abitudini alimentari.
- Inoltre, l’uso di schermi durante i pasti induce una distrazione della nostra attenzione (stimoli sonori e visivi) che quindi non è più focalizzata sull’assunzione di cibo. Questo porta a un ritardo nella sazietà e a un aumento medio del 25% delle quantità ingerite.
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Infine, l’uso di schermi alla fine della giornata ha un impatto diretto sul sonno attraverso la diffusione della luce blu e l’eccitazione provocata, interrompendo così i ritmi biologici e l’addormentamento. Tuttavia, un sonno scarso (quantità e qualità) favorisce la stanchezza, gli spuntini e quindi la comparsa di un disturbo alimentare o obesità.
- Oltre alla crescente esposizione agli schermi, l’uso dei social network continua ad aumentare in tutto il mondo.
- Tra il 2008 e il 2015, il tempo medio trascorso su Internet dai giovani di età compresa tra i 18 e i 24 anni è sceso da 15 minuti a 2 ore e 48 minuti. Questa mania può essere spiegata dal fatto che i social network, come Instagram o Tik Tok, permettono un’interazione costante con il mondo e offrono l’accesso visivo a molteplici contenuti (foto, video) on demand. Tuttavia, questi contenuti, che spesso si basano sull’apparenza, tendono a trasmettere l’idea che l’immagine corporea influenzi principalmente le relazioni interpersonali. Questa immagine corporea diventa quindi la preoccupazione principale e apre il campo delle possibilità per ottenere l’aspetto perfetto e quindi la convalida collettiva.
- Attraverso un meccanismo di confronto sociale, i social network promuovono l’interiorizzazione di un ideale di magrezza che può portare a insoddisfazione corporea, restrizione alimentare e disturbi alimentari. In effetti, uno studio ha scoperto che la visione di foto attraenti di celebrità o coetanei ha avuto un effetto negativo sull’umore e sull’immagine corporea delle donne. Inoltre, è stata confermata una forte associazione tra l’uso dei social network e un aumento delle preoccupazioni alimentari (nell’ordine di 2,5 volte). Pertanto, i social network, attraverso l’aumento dell’insoddisfazione e delle preoccupazioni corporee, rappresentano veri e propri fattori di rischio per i disturbi alimentari e l’obesità.

Poiché i social network sono particolarmente popolari tra gli adolescenti e i giovani adulti, sembra saggio utilizzarli per la prevenzione. Sembra essenziale comunicare sulla necessità di fare un passo indietro rispetto ai contenuti trasmessi su queste reti e sull’interesse di ridurre il tempo trascorso davanti allo schermo. È quindi particolarmente importante integrare la prevenzione della cyberdipendenza e dei rischi ad essa associati nella gestione degli interferenti endocrini e dell’obesità.
